Coordinazione e Precisione per Bruce Lee


 Coordinazione e Precisione per Bruce Lee
Tratto dal libro"Il Jeet Kune Do. Il libro segreto di Bruce Lee"

Coordianzione
In tutti gli sport il fattore più importante ai fini dell'efficienza è sotto tutti i punti di vista, la coordinazione. Essa consente all'atleta di concentrare nell'esecuzione di un movimento tutto il potenziale e tutte le capacità di cui dispone.
prima di eseguire i movimenti occorre modificare la tensione muscolare di entrambe le facce delle articolazioni in causa. La buona coordinazione del lavoro muscolare è uno dei fattori responsabili della velocità, della resistenza nel tempo (durata), della potenza, dell'agilità e della precisione in tutte le discipline atletiche.
L'eccessiva tensione dei muscoli antagonisti agisce da freno e quindi rallenta, inibisce l'azione, fa sprecare energia e perciò affatica l'atleta prematuramente. Quando deve eseguire un altro movimento, che esige un diverso grado di intensità, di carico, di sollecitazione, di ripetizione e di durata(resistenza nel tempo), deve adottare un altro modello di 'aggiustamento neurofisiologico' completamente nuovo. Quindi la fatica che avverte quando compie i nuovi movimenti non dipende solo dall'uso dei muscoli diversi, ma anche dall'azione di frenaggio esercitata dai muscoli antagonisti e dovuta alla cattiva coordinazione.
Il principiante è teso, esegue movimenti esageratamente ampi e tradisce lo sforzo. <<L'atleta nato>>, individuo raro, sembra avere il dono di praticare con facilità qualsiasi disciplina, nuova o non nuova per lui. Per facilità si intende la capacità di eseguire le azioni contraendo pochissimo i muscoli antagonisti. Questa qualità è presente in diversa misura negli atleti, ma può venir migliorata da tutti.

Perciò si acquista la capacità di coordinare i movimenti addestrando il sistema nervoso, non i muscoli. 
La principale caratteristica dell'atleta esperto è la facilità con cui si muove anche durante lo sforzo massimo.

L'atlete si muove in modo goffo, che sembra non trovare mai la distanza giusta, che calcola di continuo, che non riesce mai a << sorprendere>> l'avversario, che fa sembrare trapelare le sue intenzioni, manca sopratutto di coordinazione. 
L'atleta ben coordinato si muove con grazia e fluidità, sembra che entri ed esca nell'azione slittando, col minimo sforzo  e massima astuzia. Agisce tempestivamente perché i suoi movimenti sono ritmici al punto che riesce ad imporre all'avversario un ritmo complementare, ritmo che può spezzare a proprio vantaggio grazie al perfetto controllo dei propri muscoli. Sembra si muove di quel che fa, sicuro della vittoria, con fiducia in se stesso.
I muscoli non si governano da se. Il modo in cui operano, e di conseguenza l'efficacia delle loro prestazioni, dipende esclusivamente dal modo in cui il guida il sistema nervoso. Quando un movimento viene eseguito male significa che il sistema nervoso ha inviato gli impulsi ai muscoli sbagliati, o fuori tempo(una frazione di secondo prima o dopo il momento giusto) o in successione sbagliata.
Quando un movimento viene eseguito bene significa che il sistema nervoso è stato bene addestrato, per cui invia gli impulsi ai muscoli facendoli contrarre esattamente nella frazione di secondo in cui si debbano contrarre e contemporaneamente non li invia ai muscoli antagonisti, che quindi sono rilassati. Quando sono ben coordinati, gli impulsi possiedono l'intensità necessaria e cessano esattamente nella frazione di secondo di secondo in non sono più necessari.
Il passaggio da un lavoro muscolare non coordinato all'acquisizione della massima perfezione è un processo evolutivo che ha luogo nel sistema nervoso. Psicologi e biologi ci informano che i miliardi di cellule del sistema nervoso non sono fra loro in rapporto diretto, ma le fibre di una cellula cerebrale sono tanto vicine a quelle delle altre che gli impulsi passano dalle une alle altre per induzione. Il punto in cui l'impulso passa da una cellula all'altra è detto sinapsi. La teoria delle sinapsi spiega perché un lattante che quando vede una palla compie movimenti del tutto incoordinati, da grande può diventare un ottimo calciatore.
Si raggiunge la coordinazione con l'esercizio, creando i giusti collegamenti necessari nel sistema nervoso. Occorre acquistare precisione. L'esercizio rafforza i collegamenti che hanno luogo in determinate azioni e rende l'azione successiva più facile, più sicura e più pronta. Mentre ovviamente, l'insufficiente allenamento tende ad indebolire i collegamenti formatisi e rende l'azione successiva più difficile e meno sicura(esercizio continuo!). Quindi possiamo raggiungere raggiungere la coordinazione solo eseguendo realmente mosse che desideriamo imparare a compiere. Si impara unicamente agendo o reagendo. Quando si acquista coordinazione, quando si sono formarti i necessari collegamenti, le azioni diventano sommamente economiche e l'atleta consuma soltanto l'energia indispensabile.

Diventa campione l'atleta che possiede una coordinazione di prontezza. Essa fa si che l'atleta affronti con piacere anche gli esercizio più noiosi. Più l'atleta è <<pronto a reagire a una stimolo>> più soddisfazione prova nel rispondere; mano è pronto, più trova noioso essere costretto ad agire.

IMPORTANTE: Quando sei stanco, non fare movimenti complessi, sofisticati; si trasformerebbero in movimenti grossolani; lo sforzo da specifico diventerebbe generico. Ricorda, tendono a subentrare movimenti sbagliati e perdi il vantaggio raggiunto. Quindi esegui movimenti di grande precisione solo quando non sei stanco. Quando sopraggiunge la stanchezza, passa ai movimenti poco sofisticati, che sviluppano la capacità di durata nel tempo.           

       
Precisione
Precisione significa accuratezza nei movimenti, cioè esattezza nel proiettare la forza.
La precisione consiste in movimenti controllati che debbono essere eseguiti col minimo dispendio di forza.
Il risultato dev'essere raggiunto col minimo sforzo possibile.
Si può acquisire precisione solo con l'esercizio. Il discorso vale sia per il principiante che per l'atleta esperto.
Per apprendere un movimento in modo perfetto impara ad eseguirlo prima con precisione e velocità, poi con la velocità e forza.
Per acquisire precisione lo specchio è un ausilio indispensabile perchè consente il costante controllo della situazione, della posizione delle mani e della tecnica.

Tratto dal libro"Il Jeet Kune Do. Il libro segreto di Bruce Lee"